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Sabato 18 giugno ore 21 Parrocchia Gesù Salvatore di Milano3

Carissimi soci e amici del Centro Culturale Tommaso Moro,

siamo giunti alla conclusione della stagione 2021/22 e desidero ringraziarvi per la partecipazione e il sostegno che ci avete dato in questo impegnativo ma soddisfacente anno sociale che ha segnato una ripartenza alla grande del nostro Centro culturale.

Provare a sintetizzare un anno di iniziative in una semplice lettera aperta è cosa ardua.

Mi limiterò, pertanto, a ricordare soltanto gli eventi dell’ultimo periodo e a sottolineare l’impegno del Tommaso Moro nel sociale ricordando il “Concerto per la Pace“- eseguito nella nostra parrocchia il 15 Maggio dal coro polifonico “Voces Amoenae”- a scopo benefico.

Come già comunicato su Radar di Maggio, in quell’occasione sono stati raccolti ben milleduecentocinquanta euro che, grazie alla collaborazione di Croce Amica e dei Servizi Sociali del Comune, sono stati distribuiti ai profughi Ucraini presenti nel nostro territorio: un notevole sforzo organizzativo da parte nostra e una bella prova di generosità da parte vostra.

Negli ultimi mesi, il focus della nostra Associazione è stato l‘ambiente declinato in vari modi: al “Mulino” di Vione, il 22 Maggio, il dottor Stefano Agnoli-caporedattore del Corriere della Sera per il settore energia e fonti rinnovabili- con grande competenza e straordinaria chiarezza espositiva ci ha parlato de “Il futuro dell’energia in Italia tra sicurezza e decarbonizzazione” spiegando come è stato affrontato il problema energetico, in Italia, nel recente passato, soffermandosi, poi, sulla situazione attuale per provare a immaginarne, infine, gli scenari futuri.

Sempre a Maggio, “le rose e i fiori” di primavera sono arrivati dai bambini e dai ragazzi del nostro Istituto Comprensivo che, ben guidati dai loro insegnanti, hanno portato a termine il progetto “Custodi del Pianeta”proposto dal Centro Culturale Tommaso Moro all’inizio del corrente anno scolastico e accolto dai tre ordini di scuola che hanno lavorato con entusiasmo e serietà, affrontando l’ampia tematica con linguaggi differenti: cartelloni, filastrocche, manufatti, filmati… Il risultato? Stupendo! Senza alcuna retorica, vi assicuro che è stato commuovente per noi del Consiglio Direttivo prendere visione dei bellissimi lavori fatti dagli alunni che, con grande consapevolezza, hanno saputo motivare le loro scelte e spiegarne il percorso didattico. E a quel punto, carissimi, vi devo confessare che mi sono sentita prendere dall’emozione. La stessa emozione che ho colto nello sguardo della vice-presidente, Giuliana Bonci, che questo progetto l’ha fortemente voluto e seriamente curato. Siamo convinte di avere seminato i semi giusti che loro, proprio loro, i piccoli/grandi custodi della terra sapranno fare germogliare. E questa è la nostra Speranza.

Per completezza di informazione, desidero aggiungere che tutte le classi hanno ricevuto un simbolico ma significativo attestato di partecipazione, realizzato dall’Amministrazione comunale; che alla scuola dell’infanzia il Centro Culturale Tommaso Moro ha regalato del materiale didattico mentre alla scuola primaria e alla secondaria ha donato un bel tavolo da esterno con panche, che- collocato nel giardino comune a questi due ordini di scuola- renderà piacevole fare qualche attività  all’aperto. Inoltre, la nostra Associazione ha voluto ringraziare tutto il personale dell’Istituto Comprensivo consegnando alla Dirigente, dottoressa Filizola, una bella targa ricordo.

Infine, per concludere sul tema dell’ambiente, sabato 18 giugno, alle ore 21, nella chiesa Gesù Salvatore di Milano Tre, il Centro Culturale Tommaso Moro invita tutti a partecipare allo spettacolo

Costruire la casa comune”

un modo originale e gradevole per riflettere sull’enciclica “Laudato si'” con letture, immagini, musiche, canzoni eseguite dal gruppo NoteConLode, con la regia di Francesco Tandoi.

Con quest’ ultima iniziativa, il Centro Culturale Tommaso Moro augura a tutti buone vacanze e vi dà appuntamento a Settembre, in occasione della festa di Basiglio.

 

La Presidente

Rosetta Cannarozzo

IL CENTRO CULTURALE TOMMASO MORO PER LA SCUOLA – CONCORSO “CUSTODI DEL PIANETA”

Sta per concludersi il progetto “Custodi del Pianeta” proposto dal Centro Culturale Tommaso Moro all’Istituto Comprensivo di Basiglio. Va detto che la proposta, presentata al locale Istituto Comprensivo nell’anno scolastico 2019/2020,  sospesa a causa della pandemia, è stata ripresentata all’inizio del corrente anno scolastico e accolta con entusiasmo dai docenti di tutti e tre gli ordini di scuola (materna, elementare e media, come si diceva una volta) che hanno sviluppato la tematica affrontandone aspetti diversi (dal rischio estinzione delle api all’inquinamento; dal cambiamento climatico alle energie rinnovabili ecc.) Va detto anche che, per rispettare la libertà di insegnamento di ogni singolo insegnante e per favorire la creatività degli alunni, il Progetto prevede l’uso di qualsiasi tipo di linguaggio: disegni, cartelloni, filmati, power-point …

Inoltre, per evitare sterili forme di antagonismo tra i partecipanti, non é stato previsto alcun premio per il vincitore per il semplice fatto che non ci sarà alcun vincitore in quanto-é bene ricordarlo- non si  tratta di un concorso ma di un progetto. Ma poiché è giusto riconoscere il merito e l’impegno di chi ha aderito, il Tommaso Moro darà  alle classi che hanno partecipato un simbolico ma significativo “attestato di partecipazione” e all’Istituto Comprensivo un “vero premio” da concordare con la Dirigente e i docenti in base ai bisogni della scuola.

A breve, i consiglieri del Tommaso Moro prenderanno visione dei prodotti dei partecipanti che- ne siamo sicuri- saranno bellissimi. Lo diciamo già, a scatola chiusa, perchè conosciamo l’impegno e la serietà professionale degli insegnanti che hanno saputo motivare i ragazzi che, come sempre, se ben guidati, sono capaci di fare riflessioni semplici ma profonde anche su temi tanto complessi e impegnativi quali quelli proposti e di esprimerle in modo originale e creativo.

Come è facilmente intuibile, l’obiettivo del Progetto non aveva la pretesa di trovare soluzioni ma voleva rendere i ragazzi sensibili al tema del rispetto dell’ambiente in tutte le sue forme fino a farli sentire “custodi del pianeta“e speriamo di esserci riusciti.

Con questa iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, l’Amministrazione comunale e l’Unità Pastorale, si consolida sempre più il fattivo rapporto del Tommaso Moro con le Istituzioni del territorio.

Il Consiglio Direttivo

Concerto per la pace di domenica 15 maggio 2022 – Esito raccolta fondi

Milleduecentoventi euro: è questa la somma raccolta dal Centro Culturale Tommaso Moro in occasione del Concerto per la Pace del 15 maggio 2022.

I soldi generosamente donati sono stati distribuiti dai volontari di Croce Amica alle famiglie di profughi Ucraini presenti a Basiglio.
Un bel gesto di generosità verso chi, in questo momento a causa della guerra, è in situazione di difficoltà.
Rosetta Cannarozzo
Presidente del Centro culturale “Tommaso Moro”

Domenica 22 maggio 2022 ore 17 presso il “Il Mulino” di Vione

Carissimi Soci,
in allegato l’invito al prossimo evento organizzato dal nostro Centro Culturale che tratterà un tema attuale e molto dibattuto come quello del futuro dell’energia e dell’ambiente. 
La conferenza sarà tenuta da Roberto Agnoli, caporedattore del Corriere della Sera, domenica 22 maggio alle ore 17.00 presso il Polo Culturale “Il Mulino di Vione”.
Vi aspettiamo.
Un cordiale saluto.
Il Presidente 
Rosetta Cannarozzo

Concerto per la pace domenica 15 maggio 2022 ore 21 – Chiesa Gesù Salvatore Milano3

Carissimi Soci,
il Centro Culturale Tommaso Moro è lieto di invitarvi al Concerto per la Pace che si terrà domenica 15 maggio alle ore 21.00 presso la chiesa di Gesù Salvatore di Milano3. Il coro polifonico Voces Amoenae sarà diretto dal maestro Alberto Mondini.

Un caro saluto.

Rosetta Cannarozzo

Concerto di Natale sabato 18 dicembre ore 21 – Chiesa Gesù Salvatore Milano3

Domenica 21 novembre 2021 ore 18:30 “Mulino di Vione”

Domenica 31 ottobre 2021 ore 15:30 parrocchia Gesù Salvatore Milano3 (Basiglio)

PROGRAMMA STAGIONE 2021/2022

Intervista alla prof.ssa Rosetta Cannarozzo presidente del Centro culturale “Tommaso Moro”

DIECI EURO E SEI FRANCOBOLLI

E’ iniziata nel 2008 l’avventura di Rosetta Cannarozzo come Presidente del Centro Culturale Tommaso Moro e mi sembra doveroso festeggiare 12 anni di impegno a tutto tondo di questa donna vulcanica,  appassionata e combattiva. Prima di porle alcune domande, ho letto lo Statuto dell’Associazione che, tra l’altro, così recita: “scopo principale del Centro Culturale è svolgere e promuovere la formazione culturale e sociale degli associati e dei cittadini favorendo la diffusione, la conoscenza e l’applicazione nella società dei principi della dottrina sociale della chiesa cattolica”  Come obiettivo non è male!

Alcune note biografiche dell’intervistata.

La prima donna presidente del Tommaso Moro si laurea in filosofia a Palermo nel 1975;  appassionata di giornalismo, scrive per un mensile di tematiche pedagogiche e di problemi sociali; inventa una rubrica per bimbi per una radio locale; crea e conduce un gioco a quiz per i ragazzi per una emittente televisiva; partecipa attivamente al CIF, centro cattolico a sostegno del mondo femminile. Da sposata, si trasferisce a Basiglio dove insegna materie letterarie nel locale Istituto Comprensivo fino al 2011, anno del suo pensionamento. A partire da quell’anno, conduce una trasmissione radiofonica settimanale per Radio Hinterland; da alcuni anni è volontaria in Humanitas come “tessitrice di voce”; da sempre scrive per il “Radar” e da sei mesi è nonna felice.

Ma torniamo ai dieci euro e ai sei francobolli, facendo parlare la diretta interessata.

D. Cara Rosetta, intelligenza – dal latino “intus legere”- vuol dire “leggere dentro”. Cosa hai “letto dentro” il Tommaso Moro tanto da accettare di prenderne il timone proprio in un momento in cui dieci euro e sei francobolli erano l’unica risorsa economica a disposizione, la proposta culturale traballante e la partecipazione alle iniziative era minima?

R. La voglia di salvare un’Associazione nella quale credevo fortemente perché ero convinta che, a Basiglio ci fosse fame di cose belle. Mi spiego: la Bellezza, a Basiglio- Milano Tre è una cifra forte e chiara, che mi ha fatto e mi fa amare questo posto dove ho scelto di vivere. Ma la bellezza, intesa solo in senso estetico, non basta perché l’Uomo ha bisogno anche di altro: relazioni, socialità, confronto, conoscenza… La Milano Tre del periodo in cui è nato il Centro Culturale Tommaso Moro (giugno 1991) era “bella senz’anima” e l’obiettivo ambizioso di chi ha fondato il nostro Centro era proprio quello di dare un’anima al nostro bel quartiere. E ci stava riuscendo. Per questo non potevo accettare che, nel 2008, per una serie di contingenze sfavorevoli, il Tommaso Moro cessasse di vivere. Per questo ho accettato la difficile ma affascinante scommessa: quella di rivitalizzarlo, innovarlo senza snaturarlo, per permettergli di continuare a svolgere la sua mission.

D. Ho letto, nel libro che celebra i venticinque anni del Tommaso Moro, una frase di don Fabio Giovenzana che mi ha colpito: “ il termine cultura indica la modalità attraverso la quale l’uomo, conformemente alla sua natura, sviluppa le sue capacità materiali e spirituali realizzando sé stesso e creando un rapporto vero con la realtà; con la cultura, cioè, si raggiungere un livello di vita veramente e pienamente umana.” Anche alla luce dell’esperienza vissuta in questi dodici anni di presidenza, sei d’accordo con questa affermazione?

R. Certamente. Sottoscrivo in toto l’affermazione di don Fabio e mi permetto di aggiungere che, secondo me, “cultura è capacità di decodificare quello che accade dentro e fuori di noi per cercare, ove possibile, di cambiarlo”.

D. Cosa c’entra la tua religiosità con il tuo impegno culturale?

R. C’entra, c’entra perché la cultura serve anche a veicolare messaggi importanti e talvolta rivoluzionari. E cosa c’è di più rivoluzionario del messaggio evangelico?

D. Ti faccio una domanda scomoda: tu, che per tanti anni hai insegnato, cosa pensi dell’attuale generazione? I giovani sono interessati alla cultura? Dove sono? Come coinvolgerli?

R. Rispondere alla prima parte della domanda, cara Carla, per me è semplice perché ho sempre amato i giovani, soprattutto gli adolescenti con i quali per decenni ho avuto la gioia di relazionarmi. Nella loro fragilità, nel loro essere contraddittori, nella loro voglia di crescere pur avendone paura, sono fantastici perché hanno entusiasmo, energia, voglia di fare… Perciò sono stupendi e io mi sento di ringraziarli tutti, a uno a uno, perché mi hanno dato tanto, mi hanno insegnato tanto. Mi chiedi, poi, se i giovani sono interessati alla cultura. E qui il discorso diventa complesso perché dovremmo chiederci “quale cultura” e questo bisognerebbe domandarlo a loro. Vengo, ora, alla parte finale della tua domanda “come coinvolgerli” per ammettere, con amarezza ma in tutta sincerità che non lo so. Constato semplicemente che, purtroppo, alle iniziative del Tommaso Moro (e di tutte le altre Associazioni del territorio) i giovani non partecipano

D. In che modo il tuo essere donna ha influito sulle scelte culturali del Tommaso Moro?

R. Bella domanda! Penso di avere dato subito il “taglio rosa” alla mia presidenza con il bellissimo spettacolo teatrale “Fuochi di veglia”, messo in scena dalla compagnia teatrale “Gli erranti di Bergamo” (di cui non ho mai capito il nome dal momento che non sono né nomadi né bergamaschi!) che hanno affrontato in modo intelligente il tema della condizione della donna nel passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale. Per la cronaca: lo spettacolo è stato allestito nella bella corte della cascina Penati che ben si addiceva al tema trattato. Ma, al di là di questo o di altri esempi specifici, credo che il mio essere donna si sia manifestato in molti modi: dall’approccio empatico con le persone, alla cura dell’allestimento delle location; dall’introduzione di momenti di convivialità con i soci e, soprattutto, alla scelta delle tematiche.

D. Basiglio è una realtà multietnica. Tenendo presente questa specificità, cosa è stato fatto e cosa si potrebbe ancora fare per migliorarne l’offerta culturale ?

R. Sì. Basiglio ha la fortuna di avere al proprio interno cittadini di diversa nazionalità, lingua e religione. Potrebbe, quindi, dirsi una società multietnica e multiculturale ma, ca va sans dire, tra il mero inserimento in un territorio e l’autentica integrazione nel suo tessuto sociale, ne passa. Con questa consapevolezza e con l’obiettivo di favorire qualche passo in avanti nella giusta direzione, nel 2019, il nostro Centro, in collaborazione con la “Filippino Community di Gesù Salvatore” ha organizzato un incontro con Elianor Llanes Castillo, fondatrice dell’Associazione “Maia” allo scopo di favorire l’integrazione della comunità filippina nel territorio dove si trova a lavorare e a vivere. Ricordo che, in quell’occasione, la sala Spazio-Incontri era stracolma di Italiani e di Filippini che hanno molto apprezzato l’iniziativa dal titolo multilingue “Insieme. Magkasama. Together”. Lo so che si può obiettare che questa è stata solo una goccia nel mare ma rispondo- con madre Teresa- che anche il mare è fatto di tante gocce. Si può fare di più? Certamente. Ma questo è un argomento troppo complesso che non possiamo affrontare in questa sede.

D. All’inizio della tua avventura hai deciso di dare un nomignolo al grande Tommaso Moro e, sia per vezzeggiarlo che per rendere l’idea delle difficoltà in cui versava la sua cassa, l’hai chiamato “Povero Tommy”. E’ ancora così o è cambiato qualcosa ?

R. Indubbiamente in questi dodici anni sono cambiate moltissime cose e non solo quelle economiche. Ora Tommy non è più povero come prima, pur avendo come unica entrata la quota associativa degli iscritti. E poi sono cambiate tante altre cose: dai componenti del Consiglio Direttivo, ai parroci, ai sindaci, ai dirigenti scolastici, con cui il Tommaso Moro, come Associazione inserita nel territorio, si è sempre relazionata. Sono cambiate anche le proposte culturali e da anni ormai, oltre alle conferenze, ai dibattiti, ai concerti, ai pomeriggi letterari, il nostro Centro offre anche spettacoli teatrali, musical, presentazione di libri e altro ancora. Quella che non è cambiata e che non deve cambiare è la sua “mission” : promuovere la Cultura.

D. Una curiosità spicciola: quanti sono gli attuali iscritti?

R. Finalmente una domanda facile! Nella stagione 2019/20, gli iscritti erano 110 (e lode!) Quanti saranno quest’anno, giuste le circostanze, non posso prevederlo. Mi sento però di dire che il programma 2020/21 è veramente di livello alto e che il Consiglio Direttivo (che desidero espressamente ringraziare) ce la metterà tutta per realizzarlo, ovviamente con le modalità consentite dall’attuale emergenza sanitaria. Per farti un esempio: come da programma, abbiamo partecipato a Book City ma non in presenza. Praticamente, abbiamo registrato il video della presentazione del libro “Da oggi voglio essere felice” di Valeria Benatti, che è stato messo sul canale youtube della biblioteca di Basiglio dove tutti possono vederlo. Purtroppo, non sappiamo ancora come faremo le altre iniziative; spero, comunque, che i nostri soci continuino a sostenerci rinnovando l’iscrizione o con le solite modalità o versando la quota all’iban: IT55U0103034211000001668885

D. Sempre nel libro sui venticinque anni di attività del centro culturale, è riportata una bellissima preghiera scritta da San Tommaso Moro: “Donami il buon umore” in cui egli stesso prega il Signore di donargli il senso del ridicolo. A partire dalla tua esperienza, pensi che questa sia una dote o un ingombrante fardello?

R. Una dote. Non ho dubbi. Cosa c’è di più serio del non prendersi troppo sul serio?

Finisce così la mia chiacchierata con Rosetta che, partendo da quei dieci euro e sei francobolli da sessanta centesimi, credo sia riuscita a creare un’offerta culturale di notevole portata e questo mi autorizza a dire, con il grande Dostoevskij, che se “la bellezza salverà il mondo”, Rosetta sta facendo bene la tua parte. Grazie, Presidente.

Carla Maria Usuelli